Un uomo che non voleva più esistere non voleva andarsene subito.

Nel suo sparire non voleva fare rumore o che la gente si accorgesse della sua sparizione e lo notasse.

Piano piano, l’uomo che non voleva più esistere, portò via le sue cose.

La fotografia di quando era bambino sulla bicicletta gialla e la fotografia di sua madre su uno scoglio con il bordo rovinato.

E portò via il piede di legno per allargare la scarpa destra, che sempre gli stava stretta.

E portò via le lettere di una donna che stavano nella scatola blu.

E la scatola blu, anche, la portò via.

Ogni giorno metteva una cosa in un buco, una cosa la lasciava sul muretto e un’altra la faceva cadere dal ponte, giù nel dirupo.

Dopo tornava a casa.

Quando ebbe finito con tutte le cose, chiuse piano la porta. E camminò e camminò. E diventò un puntino.

E sparì.