Come sempre, una Valentina Diana in splendida forma. Quanto amore per i suoi pezzettini, quanto?

Se fossi un cane avrei un sei anni, se fossi una cinquecento sarei di quelle bianche, con la capotte che si chiude male con la leva,

se fossi un ulivo sarei un ulivo ancora giovane, non tanto grande, se fossi mia nonna io avrei cinque anni,

se fossi un mare sarebbe passato un attimo,

se fossi uno pneumatico sarei alla sesta vita, se fossi un osso sarei calcificato se fossi un occhio sarei non più perfetto, non più limpido, se fossi un centrino sarei un po’ ingiallito, piegato in un cassetto, dimenticato,

se fossi una lampadina non sarei un led, sarei una lampadina appesa nella mia cucina, col suo cavo lungo, il suo filamento che se la fissi poi chiudi gli occhi, ti rimane marchiato dentro, se fossi una bottiglia del latte sarei una bottiglia di vetro che sbatte scendendo dal camion del mattino, i fianchi, contro le sue sorelle,

se fossi ottobre sarei una sciarpa attorcigliata per precauzione un mattino di quasi brina, se fossi un mezzo pubblico sarei un tram senza nessuna pubblicità sui bordi, se fossi una firma sarei sbiadita,

se fossi una valigia sarei smarrita.