Natale è una bella festa, si festeggia la nascita di Gesù.

Gesù era un ebreo che non andava d’accordo con la propria religione, gli dispiaceva che le cose andassero in un modo non pulito, che restassero in superficie.

Perciò una mattina si è arrabbiato e ha fatto una scenata davanti a tutti dicendo: secondo me, se questo è quello che resta di quello che avremmo dovuto essere, per me, non c’è rimasto niente.

E molti si sono risentiti, perché non a tutti piacciono le persone che dicono cose che pensano in posti dove non si dovrebbero dire.

E Gesù era questo, uno che diceva quello che gli veniva. E poi è stato ucciso e, secondo alcuni, è risorto, e secondo altri è rimasto morto.

Però, il bello di Gesù, è che è nato.

A natale si fa l’albero di natale, per ricordare il fatto che Gesù amava gli alberi con le palline colorate. E anche il presepe.
A natale si fanno i regali per ricordare il fatto che Gesù era uno a cui piaceva fare i regali.
Non essendo molto ricco faceva dei regali piccoli, come dei rametti, delle pigne e dei disegnini fatti da lui.
Poi il natale è bello anche per altre cose, come la sacra famiglia.
La famiglia, che è sacra, sta sotto l’albero di natale. Si incastra sotto, e cerca di starsene lì.

Molti rimangono incastrati, ma si disincastrano abbastanza in fretta.

Una volta io sono andata ad un presepe vivente. Mi ci ha costretta mio figlio quando aveva sette anni.

Aveva detto al prete che sua nonna aveva le pecore, e il prete aveva detto: allora, se tua nonna ha le pecore, devi portare un agnellino per il presepe vivente.

Così, anche se non eravamo neanche cattolici, siamo andati a fare questo presepe vivente con l’agnellino che mia madre ci aveva caricato in macchina, con apprensione, ché doveva tornare presto a casa perché era piccolo.

Abbiamo fatto un pezzetto di presepe vivente e poi abbiamo rimesso l’agnellino in macchina e ci siamo allontanati.

Nessuno ci ha chiesto come mai, non essendo cattolici, facevamo quella cosa del presepe in chiesa. Anche noi non ce lo siamo chiesto, perché comunque era bello essere dentro una cosa come quella, con tantissima voglia di tutti, di presepe.

Il natale è bello anche per i calendari dell’avvento, quelli con le finestrelle che, quando le apri, dentro c’è sempre una sorpresa, un animaletto una stellina una collinetta con la cometa e i brillantini.

Alla fine sono tutte aperte tranne una dove si sa già che dentro c’è Gesù che nasce, e c’è la culla e Maria e Giuseppe e, se ci stanno, due pecore sdraiate.